Nel 1462 Desiderio fu pagato per una “testa” del principe Giacomo del Portogallo, cardinale diacono di Sant'Eustachio, morto a Firenze nel 1459 a venticinque anni, e sepolto nella celebre cappella che da lui prende il nome nella basilica di San Miniato al Monte: e il compenso di due fiorini larghi dato allo scultore corrisponde al valore che era stato assegnato nel 1459 a un suo perduto busto del 'Redentore' in terracotta.
Questo contributo mostra che la “testa” di Giacomo del Portogallo ha tutti i requisiti per essere il busto della Sagrestia Vecchia, divenuto facilmente un 'San Lorenzo' al suo entrare in quella sede, che l'ha dunque preservato come tale fino ai nostri giorni.
Indice
vai all'articolo » pp. 13-22
vai all'articolo » pp. 23-30
vai all'articolo » pp. 31-35
vai all'articolo » pp. 36-46
vai all'articolo » pp. 47-59
vai all'articolo » pp. 60-68
vai all'articolo » pp. 69-77
vai all'articolo » pp. 78-85
vai all'articolo » pp. 86-95
vai all'articolo » pp. 122-131
vai all'articolo » pp. 132-142
vai all'articolo » pp. 148-159
vai all'articolo » pp. 160-167
vai all'articolo » pp. 168-176
vai all'articolo » pp. 177-186
vai all'articolo » pp. 187-194