Al centro di un ampio dibattito critico nella prima metà del Novecento, l''Annunciazione' è stata poi dimenticata, finendo addirittura per essere creduta un falso di Giovanni Bastianini. Più di recente sono riemerse due 'Vergini annunciate' analoghe a quella andata perduta a Berlino – l'una in legno nello Château de Villevêque di Angers e l'altra fittile nel Museo della Castellina di Norcia – che sono entrate a far parte del corpus quercesco. Pur privato della policromia, il gruppo che fu nel Kaiser-Friedrich-Museum di Berlino non è da meno, rivelandosi una notevole prova di Jacopo, databile sul finire del primo decennio del Quattrocento, a ridosso del Monumento sepolcrale di Ilaria del Carretto nel duomo di Lucca e nel momento in cui lo scultore avviava la progettazione della Fonte Gaia per il Campo di Siena. Esso rappresenta un precedente fondamentale per le 'Annunciazioni' più mature di Jacopo, come quelle, ormai negli anni venti, della collegiata di San Gimignano e della chiesa senese del Santuccio.
Prima di uscire dall'Italia, la nostra 'Annunciazione' appartenne allo scultore fiorentino Cesare Brazzini, che nel 1875 cercò di venderla allo Stato per il Museo Nazionale del Bargello, dove peraltro fu esposta da quell'anno fino al 1880. Il Ministero della Pubblica Istruzione, tuttavia, mostrò ben poco interesse e, non avendo le necessarie disponibilità di bilancio, lasciò al proprietario la possibilità di vendere le due sculture all'estero.
Indice
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