L'articolo inaugura una serie di interventi su Roberto Longhi, volti a presentare episodi – noti e meno noti – delle vicende umane e critiche del maggiore storico dell'arte del XX secolo. In questo caso l'attenzione si concentra su Tanzio da Varallo, un artista prediletto da Longhi fin dalla giovinezza. In particolare si ricostruiscono le vicende collezionistiche di un capolavoro del pittore valsesiano, il 'San Benedetto tra i rovi', che, dopo essere stato a lungo invisibile, è oggi appartenente alla Fondazione Cerruti in deposito al Castello di Rivoli. Viene poi messo in luce, a partire da un testo di Longhi della metà degli anni Cinquanta, il peculiare manierismo che caratterizza i pittori dell'Italia del Nord nei loro rapporti con la cultura d'Oltralpe.