Dopo aver eseguito gli affreschi del palazzo e della cappella per Giovanni Poggi a Bologna nei primissimi anni cinquanta, Pellegrino Tibaldi è attestato nuovamente a Roma, città della sua formazione tra Perino del Vaga e Daniele da Volterra, da tre pagamenti che risalgono alla fine del 1553. Il 20 novembre di quell'anno il pittore fiammingo Nicolas de Bruyne riscuoteva un'esigua somma a nome di Tibaldi relativa a un fregio nel palazzo del cardinale Giovanni Ricci in via Giulia, difficilmente identificabile per ragioni di stile con le 'Storie di Mosè', che gli sono state attribuite. Il 25 novembre Pellegrino incassava di persona 20 scudi per avere dipinto due nicchie nella chiesa di Sant'Andrea in via Flaminia, e, infine, a distanza di due giorni, il 27 novembre, riceveva, ancora a Roma, un acconto per la cappella di Otto Truchsess, cardinale di Augusta, che di lì a poco avrebbe realizzato nella basilica della Santa Casa di Loreto, dove è effettivamente documentato a partire dal gennaio successivo.
Indice
Alessandro Bagnoli
Mariano d'Agnolo Romanelli e il Reliquiario di San Marco papa: un recupero dello smalto 'a figure risparmiate' alla fine del Trecento
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Elisabetta Cioni
Per Matteo di Mino di Pagliaio. Nuove considerazioni sull'oreficeria senese della seconda metà del Trecento
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Maria Falcone
Sul Monumento funebre di Margherita di Brabante, sulla Tomba del doge Tommaso Campofregoso e su altre opere liguri del Quattrocento
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Gianluca Amato
Il 'Cristo deposto' di Francesco di Giorgio ai Servi di Siena
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Annamaria Petrioli Tofani
Per un catalogo dei disegni di Agostino Melissi agli Uffizi
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Anna Santucci
Lo 'Pseudo-Vitellio' degli Uffizi (e altri 'Pseudo-Vitellio' a Firenze tra XVI e XIX secolo)
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Jörg Deterling
Un 'Apollo' in altorilievo dalla collezione Giustiniani
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Anna Anguissola
Osservazioni sul catalogo delle sculture di Dresda: il caso dei “quattro faunetti giovani antichi”
vai all'articolo » pag. 221-225
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Valentina Balzarotti
Pellegrino Tibaldi in Sant'Andrea in via Flaminia
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Giovanni Renzi
Due opere di Camillo Procaccini in Toscana e un episodio di storia del collezionismo
vai all'articolo » pag. 233-251
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Luca Fiorentino
Cornelis De Bie e Gian Lorenzo Bernini: osservazioni in merito alla fortuna critica berniniana nel Seicento
vai all'articolo » pag. 252-261
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