Francesco Albani, Guido Reni, Guercino: Fabio Chigi e le “maniere” della pittura

Bruno Carabellese
Nell'articolo si presenta una lettera inedita di Fabio Chigi a suo zio Agostino, scritta nel settembre del 1631, mentre il prelato era vicelegato apostolico a Ferrara, al seguito del cardinal Giulio Sacchetti. Nella lettera si fa riferimento alle due famose opere di Guido Reni e del Guercino, il 'Ratto di Elena' e la 'Morte di Didone', delle quali Chigi fornisce un'acuta lettura stilistica. Questo testo, oltre a rappresentare un ulteriore ancoraggio cronologico per le due tele, fornisce nuovo materiale per un'indagine intorno alla cultura da connoisseur dell'autore, di cui si propone una lettura complessiva, alla luce anche di quanto già noto sull'argomento.

Indice

Santina Novelli La 'Camera della dama': tipologia e ambito di committenza di una decorazione murale profana nella Firenze della seconda metà del Trecento
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Mattia Barana La genesi delle Oxford University Galleries e la vie devant soi della donazione di William T.H. Fox Strangways
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Bruna Bianco Due sculture di Agnolo di Ventura al Louvre e il Monumento funebre del cardinale Matteo Orsini in Santa Maria sopra Minerva a Roma
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Vera Cutolo Teste di marmo per Pio II: un'aggiunta al catalogo di Paolo Romano
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Roberto Bartalini Una nuova tela del Sodoma per il soffitto di palazzo Chigi a Siena
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Teresa Callaioli Il 'Cristo' di Pietro Torrigiani in Westminster Abbey: funzioni e ruolo cultuale nello spazio della chiesa regia inglese
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Bruno Carabellese Francesco Albani, Guido Reni, Guercino: Fabio Chigi e le “maniere” della pittura
vai all'articolo » pp. 77-85
Gioele Scordella Una tela dimenticata di Francesco De Mura a Pisa e la sua committenza
vai all'articolo » pp. 86-94