L'articolo affronta alcuni aspetti relativi alla collocazione di uno dei dipinti oggi più famosi del Guercino: la 'Maddalena penitente', che si trovava in Santa Maria Maddalena delle convertite a Roma, lungo la via del Corso, ora nella Pinacoteca Vaticana. Il grande quadro fungeva da pala dell'altare maggiore e copriva la grata di comunicazione tra aula pubblica e aula monastica, riservata alle monache agostiniane di clausura. Un'analisi delle Costitutioni del monastero mostra come, a partire dal 1603, si sentisse l'esigenza di creare una barriera tra laici e monache. Una ricognizione tra le guide locali evidenzia come la pala del Guercino si inserisse sotto una parete ad affresco con al centro un''Assunzione' del Morazzone e altre storie mariane realizzate anche da Vespasiano Strada. Questo caso particolare avvia una breve analisi su altri casi simili, soprattutto in Italia settentrionale, da San Maurizio al Monastero Maggiore a Milano a Santa Maria degli Angeli a Bologna (senza trascurare però i casi toscani: da Firenze, con il monastero di San Gaggio, fino a Siena), dove le grate antiche vengono tamponate da pale d'altare di grande formato e, a volte, munite di articolati congegni.