Rabano Mauro e Mimmo Paladino. Nachleben di un codice illustrato medievale

Giulia Orofino
The illuminations of the Casin. 132 codex – Rabanus Maurus, De rerum naturis – which was transcribed at Montecassino during the Abbacy of Theobald (1022-1035), served, in 2004, as the source of inspiration for a graphic artwork by Mimmo Paladino (a portfolio composed of 8 impressions, in a total edition of 75 copies divided into 3 series of 25). Mimmo Paladino can be included among the chief exponents of the Transavanguardia movement and of the Italian contemporary artistic culture. The artwork demonstrates the remarkable longevity of an outstanding cycle of medieval illustrations. In the impressions, the dialogue between text and image, and between medieval and contemporary times, is intensified to the point of their becoming merged with each other. In fact, Paladin superimposes his striking images upon serigraphic reproductions of the illuminated pages of the ancient manuscript, in an empathetic fusion. The artist is stimulated by his connection with both Lombard and Beneventan cultures (Paladino was born in Paduli in Central Italy in 1948), but above all by the hermeneutic complexity of the De rerum naturis, in which each realistic figure reveals, behind its outward appearance, a transcendental meaning and a moral lesson. With extraordinary technical proficiency – which combines etching, aquatints, Japanese paper collage, the use of carborundum, the application of copper and silver foils, and flocking with quartz dust and pure gold – Paladino physically intervenes on the pre-existing figurative images, adding his personal and highly evocative interpretation of the Carolingian repertoire. Above all, it is the quality and ambiguity of the forms which, stripped of their transitory materiality, become immutable mental archetypes, with the veil of literature torn away so as to tap into the realm of the spirit, thereby creating the “short circuit” that imbues the Paladinian images of the De Universo with a powerful expressive tension.

Indice

Massimo Bernabò Il Fisiologo di Smirne e altri due manoscritti miniati del primo periodo paleologo
vai all'articolo » pag. 17-21
Sonia Chiodo Un piccolo libro e i suoi viaggi, tra riuso, integrazione, manipolazione
vai all'articolo » pag. 22-28
Giulia Guerini Revival dell'antico e citazioni erudite: riflessioni intorno alle miniature del Trionfo della Gloria nei due manoscritti parigini del De viris illustribus di Petrarca
vai all'articolo » pag. 29-36
Giordana Mariani Canova Revival dell'antico, citazioni, riusi tra Venezia e Milano nella miniatura del Quattrocento: il caso di Francesco Filelfo e del Filarete
vai all'articolo » pag. 37-45
Emanuela Spagnoli Monete nei fregi miniati del Quattrocento. Note preliminari e due casi di studio
vai all'articolo » pag. 46-54
Ulrike Bauer-Eberhardt Ripetere o modificare? Le illustrazioni del De re militari di Roberto Valturio
vai all'articolo » pag. 55-62
Federica Toniolo Un caso di riuso. L'apparato illustrativo dell'Infortiatum e del Digestum novum (Vat. lat. 2514 e Vat. lat. 1425)
vai all'articolo » pag. 63-75
Laura Zabeo Rileggere l'antico nel manoscritto umanistico romano
vai all'articolo » pag. 76-86
Chiara Paniccia L'icona di un principe e i suoi modelli: i ritratti miniati di Federico da Montefeltro
vai all'articolo » pag. 87-95
Giuseppa Z. Zanichelli Le strategie del riuso nei Libri d'ore
vai all'articolo » pag. 96-103
Teresa D’Urso Revival dell'antico e citazioni mantegnesche nella Napoli di età aragonese: i codici in pergamena tinta commissionati da Diomede Carafa
vai all'articolo » pag. 104-112
Hans-Joachim Eberhardt Giulio Clovio e Girolamo dai Libri a Candiana: illustrando Vasari e l'attività contemporanea di due ingegni
vai all'articolo » pag. 113-120
Beatrice Alai Litterae deauratae et pictae: frammenti miniati dalla Cappella Sistina negli album della collezione von Nagler
vai all'articolo » pag. 121-130
Chiara Ponchia Un cutting miniato da una mariegola veneziana del Quattrocento (Venezia, Museo Correr, Cl. II 673)
vai all'articolo » pag. 131-139
Margherita Zibordi Miniature replicate: alcuni ritagli del Museo Correr di Venezia e le loro relazioni con il Graduale del Capitolo di Udine
vai all'articolo » pag. 140-148
Eleonora Mattia La copia e la sua interpretazione creativa: Pietro Krohn e i suoi modelli da miniature al Designmuseum Danmark
vai all'articolo » pag. 149-156
Francesca Manzari, Milva Tolentinati Un misterioso caso di collezionismo ad Ancona: i ritagli miniati della Biblioteca della Soprintendenza Archeologica delle Marche
vai all'articolo » pag. 157-167
Fabrizio Crivello Riusi, riprese e citazioni della miniatura carolingia tra XII e XIX secolo
vai all'articolo » pag. 168-176
Francesca Soffientino Federico II nel Codice Speciale di Palermo e nel trattato di falconeria viennese
vai all'articolo » pag. 177-184
Silvia Maddalo Fortuna general ministra e duce. Suggestioni per un'interpretazione politica della Commedia dantesca
vai all'articolo » pag. 185-192
Andrea Improta Iniziali a intreccio in alcuni corali miniati nel Seicento a Napoli
vai all'articolo » pag. 193-199
Lucinia Speciale Il Medioevo reinventato di Fabio Vecchioni (1597-1673). A proposito del perduto rotolo dell'Exultet di San Giovanni delle Dame Monache a Capua
vai all'articolo » pag. 200-208
Paola Guerrini L'eredità dei Tarocchi nell'uso e riuso delle immagini di un codice del XVII secolo: Vitt. Em. 307 della Biblioteca Nazionale Centrale di Roma
vai all'articolo » pag. 209-215
Emilia Anna Talamo Revival e riuso nella miniatura dell'Ottocento: Ettore Sampaolo
vai all'articolo » pag. 216-221
Gianfranco Malafarina Sognando il Medioevo. Medievalismo e citazionismo nel Clothilde Missal di Baltimora, The Walters Art Museum, W.934
vai all'articolo » pag. 222-232
Giulia Orofino Rabano Mauro e Mimmo Paladino. Nachleben di un codice illustrato medievale
vai all'articolo » pag. 233-242