During the cultural policy promoted by Pio II (1458-1464) and Paolo II (1464-1471), the rediscovery of Classical Antiquity became the dominant orientation to which the production of the papal scriptorium looked at, in anticipation of the mature season of the 'all'antica' illumination developed under the papacy of Sisto IV della Rovere (1471-1484). In the Eternal City, every prominent member of the clergy was surrounded by his own court, with circles of intellectuals and a personal library: this attracted illuminators with the most various backgrounds, transforming Rome in an eclectic forge of artistic experimentation. The new humanistic manuscript affirmed thanks to Pope Piccolomini's artistic patronage allowed to slowly unify the plurality of the stylistic proposals into an original school distinguishable as “Roman”, which is not simply a derivation of the Florentine models of Classical revival. This new language is primarily expressed through the luxury manuscripts of Pio II's literary works, produced in multiple presentation copies, often in very close collaborations, by the “miniatori di Sua Santità”: Andrea da Firenze, Jacopo da Fabriano and Niccolò Polani. The latter, in particular, imported in Rome the first Renaissance miniature developed between Padua and Venice. Some unknown manuscripts of his Roman production show, in fact, the use of antiquarian and archaeological elements in the style of Mantegna, along with early medieval ornamental motifs, such as the decorative interlace patterns, adopted in Venice with a reuse operation by Andrea Contrario and Cristoforo Cortese during the second quarter of the 15th century.
Contenuto in
Italiano
pag. 76-86
Prezzo dell'articolo: 5 euro
Indice
Massimo Bernabò
Il Fisiologo di Smirne e altri due manoscritti miniati del primo periodo paleologo
vai all'articolo » pag. 17-21
vai all'articolo » pag. 17-21
Sonia Chiodo
Un piccolo libro e i suoi viaggi, tra riuso, integrazione, manipolazione
vai all'articolo » pag. 22-28
vai all'articolo » pag. 22-28
Giulia Guerini
Revival dell'antico e citazioni erudite: riflessioni intorno alle miniature del Trionfo della Gloria nei due manoscritti parigini del De viris illustribus di Petrarca
vai all'articolo » pag. 29-36
vai all'articolo » pag. 29-36
Giordana Mariani Canova
Revival dell'antico, citazioni, riusi tra Venezia e Milano nella miniatura del Quattrocento: il caso di Francesco Filelfo e del Filarete
vai all'articolo » pag. 37-45
vai all'articolo » pag. 37-45
Emanuela Spagnoli
Monete nei fregi miniati del Quattrocento. Note preliminari e due casi di studio
vai all'articolo » pag. 46-54
vai all'articolo » pag. 46-54
Ulrike Bauer-Eberhardt
Ripetere o modificare? Le illustrazioni del De re militari di Roberto Valturio
vai all'articolo » pag. 55-62
vai all'articolo » pag. 55-62
Federica Toniolo
Un caso di riuso. L'apparato illustrativo dell'Infortiatum e del Digestum novum (Vat. lat. 2514 e Vat. lat. 1425)
vai all'articolo » pag. 63-75
vai all'articolo » pag. 63-75
Chiara Paniccia
L'icona di un principe e i suoi modelli: i ritratti miniati di Federico da Montefeltro
vai all'articolo » pag. 87-95
vai all'articolo » pag. 87-95
Teresa D’Urso
Revival dell'antico e citazioni mantegnesche nella Napoli di età aragonese: i codici in pergamena tinta commissionati da Diomede Carafa
vai all'articolo » pag. 104-112
vai all'articolo » pag. 104-112
Hans-Joachim Eberhardt
Giulio Clovio e Girolamo dai Libri a Candiana: illustrando Vasari e l'attività contemporanea di due ingegni
vai all'articolo » pag. 113-120
vai all'articolo » pag. 113-120
Beatrice Alai
Litterae deauratae et pictae: frammenti miniati dalla Cappella Sistina negli album della collezione von Nagler
vai all'articolo » pag. 121-130
vai all'articolo » pag. 121-130
Chiara Ponchia
Un cutting miniato da una mariegola veneziana del Quattrocento (Venezia, Museo Correr, Cl. II 673)
vai all'articolo » pag. 131-139
vai all'articolo » pag. 131-139
Margherita Zibordi
Miniature replicate: alcuni ritagli del Museo Correr di Venezia e le loro relazioni con il Graduale del Capitolo di Udine
vai all'articolo » pag. 140-148
vai all'articolo » pag. 140-148
Eleonora Mattia
La copia e la sua interpretazione creativa: Pietro Krohn e i suoi modelli da miniature al Designmuseum Danmark
vai all'articolo » pag. 149-156
vai all'articolo » pag. 149-156
Francesca Manzari, Milva Tolentinati
Un misterioso caso di collezionismo ad Ancona: i ritagli miniati della Biblioteca della Soprintendenza Archeologica delle Marche
vai all'articolo » pag. 157-167
vai all'articolo » pag. 157-167
Fabrizio Crivello
Riusi, riprese e citazioni della miniatura carolingia tra XII e XIX secolo
vai all'articolo » pag. 168-176
vai all'articolo » pag. 168-176
Francesca Soffientino
Federico II nel Codice Speciale di Palermo e nel trattato di falconeria viennese
vai all'articolo » pag. 177-184
vai all'articolo » pag. 177-184
Silvia Maddalo
Fortuna general ministra e duce. Suggestioni per un'interpretazione politica della Commedia dantesca
vai all'articolo » pag. 185-192
vai all'articolo » pag. 185-192
Andrea Improta
Iniziali a intreccio in alcuni corali miniati nel Seicento a Napoli
vai all'articolo » pag. 193-199
vai all'articolo » pag. 193-199
Lucinia Speciale
Il Medioevo reinventato di Fabio Vecchioni (1597-1673). A proposito del perduto rotolo dell'Exultet di San Giovanni delle Dame Monache a Capua
vai all'articolo » pag. 200-208
vai all'articolo » pag. 200-208
Paola Guerrini
L'eredità dei Tarocchi nell'uso e riuso delle immagini di un codice del XVII secolo: Vitt. Em. 307 della Biblioteca Nazionale Centrale di Roma
vai all'articolo » pag. 209-215
vai all'articolo » pag. 209-215
Emilia Anna Talamo
Revival e riuso nella miniatura dell'Ottocento: Ettore Sampaolo
vai all'articolo » pag. 216-221
vai all'articolo » pag. 216-221
Gianfranco Malafarina
Sognando il Medioevo. Medievalismo e citazionismo nel Clothilde Missal di Baltimora, The Walters Art Museum, W.934
vai all'articolo » pag. 222-232
vai all'articolo » pag. 222-232
Giulia Orofino
Rabano Mauro e Mimmo Paladino. Nachleben di un codice illustrato medievale
vai all'articolo » pag. 233-242
vai all'articolo » pag. 233-242